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La miglior potatura è quella che non si vede. Le querce sono state potate in tree climbing, con tagli di ritorno, recupero dei capitozzi, e rimonda del secco (per la potatura vedi questo link: https://www.mbrthinkgreen.it/sicurezza/intervento-di-potatura-in-tree-climbing/). Le ortensie, hydrangea quercifolia e paniculata, devono essere trattate in modo diverso. L’h. quercifolia, se ha ramificato troppo, può essere potata con tagli di ritorno sopra la prima ramificazione. Non vanno mai cimate o spuntate, altrimenti non fioriranno nell’anno. L’h. paniculata, può essere potata regolarmente prima della ripresa vegetativa, sopra la prima ramificazione lasciando più una o due gemme per le nuove ramificazioni e fioriture.

Intervento di arboricoltura in tree climbing per potatura con tagli di ritorno su quercus spp. Recupero di vecchi capitozzi e rimonda del secco. In collaborazione con Filippo Sarri e Francesco Santini. Guarda il video su questo link: https://www.mbrthinkgreen.it/attivita-e-servizi/intervento-di-potatura-in-tree-climbing-2/

Intervento in tree climbing per la potatura di alcuni esemplari di querce con tagli di ritorno (no capitozzatura) e rimonda del secco. Con Francesco Santini.

Intervento post-capitozzatura su Tilia Cordata presso la città di Matelica. La capitozzarura, cioè la riduzione drastica della chioma con asportazione degli apici, danneggia e provoca lesioni permanenti all’albero. Aumenta inoltre i costi di gestione futura. Intervento in collaborazione con Naturacrea e Arboricoltura 3S.

Ci vuole un albero per salvare la città;  Francis Hallé, Ponte alle Grazie, 2018, pp. 118, € 11,00.

Un vero proprio manifesto per i politici e gli amministratori pubblici per la cura e la difesa degli alberi in città. Dai toni, oserei direi anche un atto d'accusa per tutti coloro che disprezzano a vario titolo e per vari motivi - spesso discutibili - gli alberi e la loro funzione salutare all'interno degli ambienti urbani. Attenzione, non si tratta di una difesa ad oltranza, oppure di una forma integralista di difesa ambientale; lungi dalle intenzioni dell'autore questo tipo di approccio. Piuttosto, un sottolineare con forza e decisione, grazie anche al supporto della ricerca scientifica, il ruolo sempre più fondamentale dell'albero in città. Non a caso il titolo: Ci vuole un albero per salvare la città. Città sempre più assediate dall'inquinamento chimico e acustico. Nessuno, e in particolare gli amministratori pubblici che gestiscono i contributi della collettività, pensa mai ai benefici di un albero in città. Non si tratta solo di ridurre l'inquinamento, l'anidride carbonica e delle polveri sottili; un albero abbassa la temperatura dell'ambiente circostante anche di 7/8 gradi centigradi mitigandone l'umidità; provate a pensare come sarebbe possibile risparmiare energia elettrica permettendo agli alberi di abbassare la temperatura in estate! Si, perché un albero consuma anidride carbonica e produce ossigeno! Un albero ti cambia l'umore, ti rasserena con il suo verde; addirittura ti carica di euforia con la sua produzione di ioni negativi.

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