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Una corretta potatura di alberi ad alto fusto, non in forma obbligata, e in determinati contesti, quali ville, parchi, o residenze storiche, dovrebbe tenere conto della fisiologia dell'albero, della sua struttura e forma naturale. Soprattutto non dovrebbe essere lasciata in mano a gente impreparata, inesperta ma soprattutto che non ha alle spalle un background di arboricoltura. Spesso quello che prevale è l'ignoranza, ma anche l'ansia del cliente che ha la presunzione di credere che un albero capitozzato e  ridotto sia molto meno pericoloso di una  pianta molto grande. E così gli alberi assomigliano sempre più a grossi attaccapanni! E non più a alberi! Se solo si immaginassero i danni nel tempo di tale pratica errata... Ma poi, sarà più bello un albero che sembri appunto un albero?

Intervento sulle colline cortonesi su un esemplare di leccio, Quercus ilex, con rimonda del secco, potatura di rami fuori sagoma con tagli di ritorno, leggera riduzione della chioma sul tetto della casa. 

 

Potatura di un mandorlo in centro storico a Castiglion Fiorentino. L'area non è accessibile ad alcun mezzo  essendo in un terrazzamento sulle mura della città. Con l'ausilio della tecnica di tree climbing (mod. B., D.lgs. n.81/08) è stato possibile intervenire sulla chioma per eseguire una potatura di rimonda del secco, recupero dei danni da caopitozzo, e messa in sicurezza di alcune branche pendenti sulla strada sottostante, mediante tagli di ritorno. I danni causati da una precedente potatura errata, appunto il capitozzo, hanno avuto delle conseguenze non solo sulla struttura generale dell'albero, ma hanno procurato diversi danni alla stessa, come lo sviluppo di varie codominanze e disseccammento di branche importanti. 

Potatura in tree climbing con rimozione del secco, diradamento, rimozione branche lesionate su tigli (Tilia cordata).

Interventi di rimozione nidi di processionarie su pini e cedri.

Intervento in tree climbing su quercia danneggiata da eventi atmosferici intensi, con perdita parziale dell’apice principale e porzione di fusto, e danneggiamento di varie branche laterali. L’intervento si è limitato alla rimozione delle parti danneggiate, messa in sicurezza, e rimonda del secco.

Abbattimento di un pino (pinus pinea) con problemi radicali e colletto interrato con segni di marciume. 

Intervento di potatura su querce danneggiate da tagli sbagliati come il capitozzo. L’intervento è stato effettuato in tree climbing.

Potatura di Pinus pinea, chiamato anche pino domestico o marittimo, con piattaforma di lavoro elevabile (PLE). L’intervento di potatura prevedeva la rimozione di rami secchi, di eventuali branche delaminate o danneggiate, e di rami ”a coda di leone” fuori sagoma. I rami cosidetti a “coda di leone” tendono ad allungarsi eccessivamente e nel tempo a spezzarsi; per questo è prevista la rimozione. Inoltre la rimonda del secco in chioma non deve mai essere eccessiva: i pinus pinea, sono alberi comunitari i cui rami si autosotengono evitando che il vento si insinui all’interno della chioma. Questo fa si che questi alberi nel tempo si modellino prendendo la classica forma a ”disco volante”.